Fiscalità

Esterometro e Autofattura 2025: Guida Completa Fatture Estere

6 min di lettura
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Guida completa 2025 su esterometro e autofattura per fatture estere: quando emettere autofatture, come gestire le comunicazioni obbligatorie e soluzioni automatizzate per evitare sanzioni.

Gestione esterometro e autofatture per fatture estere
Rosario Emmi

Rosario Emmi

Dottore commercialista specializzato in startup e pmi innovative, operazioni di equity crowdfunding, e-commerce, food and casual dining. Con uno sguardo sempre rivolto al futuro, trova sistemi innovativi nello sviluppo dell'attività professionale.

Esterometro e Autofatture: tutto quello che devi sapere nel 2025

Se la tua azienda lavora con fornitori o clienti esteri, è fondamentale conoscere come funziona l'esterometro e l'autofattura per rispettare le regole fiscali italiane e metterti al riparo da sanzioni. Questo articolo ti spiega in modo semplice cosa è l'esterometro, come si integra con l'autofattura elettronica e come gestire tutto in modo facile e conforme.


Cos'è l'Esterometro e perché è cambiato tutto

L'esterometro era un obbligo con cui comunicare trimestralmente all'Agenzia delle Entrate tutte le fatture attive e passive verso soggetti esteri, cioè fuori dal circuito della fatturazione elettronica italiana. Dal 1° luglio 2022, però, è stato sostituito dall'invio diretto delle fatture estere in formato XML tramite il Sistema di Interscambio (SDI), usando un codice destinatario specifico.

Cosa significa questo per te?

In pratica, invece di compilare moduli trimestrali, ora devi:

  • Trasmettere ogni singola fattura estera al SDI in formato elettronico
  • Usare il codice destinatario "XXXXXXX" per indicare cliente o fornitore estero
  • Gestire correttamente l'autofattura quando necessario

Perché l'Autofattura è Fondamentale nelle Operazioni Esterne

In molti casi, soprattutto per acquisti da fornitori extra-UE, la fattura ricevuta non contiene l'IVA italiana. In queste situazioni devi emettere un'autofattura elettronica per integrare correttamente l'IVA, rispettando così la normativa italiana.

L'autofattura può essere emessa con i codici TD17, TD18 o TD19 a seconda del tipo di operazione, e va trasmessa al SDI entro i termini di legge.

Scenario pratico: acquisto da fornitore extra-UE

Mario ha un'azienda di e-commerce e acquista prodotti da un fornitore cinese. La fattura ricevuta non contiene IVA italiana, quindi deve:

  1. Emettere autofattura TD19 per integrare l'IVA
  2. Trasmettere al SDI entro 12 giorni dall'operazione
  3. Registrare nei registri IVA sia acquisti che vendite

Con Autofattura Cloud, questo processo diventa automatico: carica il PDF della fattura estera e il sistema genera tutto in pochi secondi.


Esterometro Amazon: Un Caso Particolare

Se acquisti da Amazon o Amazon Business, la gestione delle fatture estere richiede particolare attenzione. Come spieghiamo nella nostra guida specifica su Autofattura Amazon, spesso le fatture generate da Amazon non vengono trasmesse direttamente al Sistema di Interscambio italiano, quindi tocca a te gestire correttamente autofattura e comunicazioni obbligatorie.

Quando Amazon richiede autofattura

  • Fornitori extra-UE: merce già presente in Italia (TD19)
  • Fornitori UE identificati: senza stabile organizzazione italiana (TD18)
  • Servizi esteri: consulenze o software da paesi extra-UE (TD17)

Questa gestione si inserisce nel più ampio contesto dell'esterometro amazon, ovvero tutte le comunicazioni e integrazioni legate alle fatture estere collegate ad Amazon.


Come Gestire Esterometro e Autofatture in Modo Semplice

Step 1: Identifica il tipo di operazione

  • TD17: Servizi da fornitori esteri
  • TD18: Beni da paesi UE
  • TD19: Beni extra-UE già in Italia

Step 2: Rispetta le scadenze

  • TD19: Entro 12 giorni dall'operazione
  • TD17/TD18: Entro il 15 del mese successivo

Step 3: Trasmetti al SDI

  • Usa il codice destinatario "XXXXXXX"
  • Verifica l'assenza di errori formali
  • Conserva la ricevuta di trasmissione

Step 4: Registra nei libri IVA

  • Registro acquisti: per detrarre l'IVA
  • Registro vendite: per versare l'IVA

Perché Scegliere Autofattura Cloud?

Gestire manualmente l'esterometro e le autofatture può causare errori e sanzioni. Con Autofattura Cloud:

  • Crei e invii autofatture TD in pochi secondi
  • Trasmetti la fattura estera al SDI senza problemi
  • Hai sempre sotto controllo scadenze e notifiche
  • Eviti errori formali e riduci lo stress
  • Integrazione diretta con Fatture in Cloud o invio SDI indipendente

Vuoi automatizzare davvero l'esterometro e le autofatture?


In Sintesi

AspettoDescrizione
EsterometroAdempimento ora sostituito dall'invio elettronico delle fatture estere tramite SDI.
AutofatturaDocumento per integrare l'IVA sui beni/servizi esteri non soggetti a fatturazione italiana.
Esterometro AmazonSpecifiche casistiche di autofatturazione e comunicazione inerenti le fatture Amazon estere.
AutomazioneRisparmio di tempo e precisione con piattaforme come Autofattura Cloud.

Domande Frequenti

Cos'è l'esterometro?

L'esterometro era l'obbligo di comunicare trimestralmente all'Agenzia delle Entrate le fatture attive e passive verso soggetti esteri. Dal 1° luglio 2022 è stato sostituito dall'invio diretto delle fatture estere in formato XML tramite il Sistema di Interscambio (SDI).

Quando devo emettere autofattura per fatture estere?

Devi emettere autofattura quando acquisti da fornitori extra-UE o UE identificati in Italia senza stabile organizzazione. L'autofattura integra l'IVA italiana che il fornitore estero non può applicare, usando i codici TD17, TD18 o TD19.

Qual è la differenza tra esterometro vecchio e nuovo sistema?

L'esterometro tradizionale prevedeva comunicazioni trimestrali all'Agenzia delle Entrate. Dal 1° luglio 2022 è stato sostituito dall'invio diretto di ogni singola fattura estera al SDI in formato XML, usando il codice destinatario 'XXXXXXX' per identificare soggetti esteri.

Quali sono le scadenze per l'invio delle fatture estere?

Le fatture estere vanno trasmesse al SDI entro 12 giorni per operazioni immediate (TD19) o entro il 15 del mese successivo per operazioni differite (TD17/TD18). Il mancato rispetto comporta sanzioni dal 90% dell'IVA evasa.